Nel marketing odierno, mostrare il “dietro le quinte” della produzione è diventato un potente strumento di comunicazione, anche (e soprattutto) per le aziende manifatturiere su commessa. Si tratta di realizzare un servizio fotografico focalizzato su lavorazioni, persone e processi interni all’azienda, per svelare cosa accade oltre il prodotto finale. Questa strategia di comunicazione punta a rendere il brand più autentico e trasparente, qualità sempre più apprezzate da clienti e partner. Di seguito analizziamo come le foto dietro le quinte possano rafforzare l’immagine aziendale, accrescere la fiducia e veicolare i valori del brand, con esempi concreti e consigli pratici per realizzare uno shooting efficace.
Mostrare ciò che solitamente è nascosto – officine, reparti produttivi, tecnici al lavoro – permette di raccontare una storia di marca più ricca e credibile rispetto alle sole foto patinate del prodotto finito. Immagini autentiche del personale all’opera e dei macchinari in funzione personalizzano il brand, dando un volto umano all’azienda. Questo approccio di visual storytelling coinvolge maggiormente il pubblico: le persone amano vedere come nasce un prodotto e chi c’è dietro. Ad esempio, una serie di scatti che segue passo passo la costruzione di una commessa speciale (dal progetto iniziale alla consegna) crea un racconto coinvolgente che rafforza l’identità dell’azienda come realtà competente e appassionata del proprio lavoro.
Un esempio di foto “dietro le quinte”: un tecnico specializzato all’opera su un macchinario. Immagini come questa umanizzano il brand, mostrando il volto e la competenza delle persone dietro ai prodotti.
Includere questo tipo di immagini nel materiale di comunicazione (sito web, brochure, social media) contribuisce a costruire un’immagine di marca coerente e distintiva. Le foto incentrate sul processo produttivo evidenziano ciò che rende unica l’azienda: che si tratti di tecnologie all’avanguardia, di abilità artigianali o di un team affiatato, il pubblico percepirà questi elementi distintivi come parte integrante del brand. Al contrario, l’utilizzo di foto generiche o di stock rischia di rendere la comunicazione anonima: studi sull’usabilità web hanno rilevato che gli utenti tendono a ignorare immagini “finte” o troppo patinate, mentre prestano attenzione a immagini reali e pertinenti. Dunque, mostrare il vero volto dell’azienda attraverso fotografie autentiche rende il brand più memorabile e credibile, rafforzandone la reputazione.
La fiducia è un elemento chiave nelle decisioni di clienti e partner, specialmente nel B2B. Comunicare con trasparenza mostrando come lavorate dietro le quinte trasmette un messaggio chiaro: l’azienda non ha nulla da nascondere ed è orgogliosa dei propri processi. Quando un potenziale cliente vede officine ordinate, personale competente e controlli di qualità in atto, tende a fidarsi di più delle dichiarazioni dell’azienda sulla qualità dei propri prodotti. In pratica, le foto reali fungono da prova visiva di affermazioni come “abbiamo standard rigorosi” o “siamo attenti ai dettagli”: invece di doverlo solo leggere, il cliente lo vede con i propri occhi.
Inoltre, portare il pubblico “dietro le quinte” può migliorare la percezione della qualità. Immagini di operai che eseguono saldature di precisione, ingegneri che effettuano collaudi o dettagli di componenti lavorati al millimetro suggeriscono in modo implicito che il prodotto finale sarà di alto livello. Per un’azienda che realizza impianti su misura, far vedere le fasi di lavorazione (dal taglio delle strutture metalliche, all’assemblaggio, ai test di sicurezza) contribuisce a posizionarla come fornitore affidabile e di qualità superiore. Non è un caso che molti clienti B2B preferiscano visitare di persona gli stabilimenti prima di stipulare contratti importanti: vogliono constatare il “dietro le quinte” per essere rassicurati. Le fotografie possono in parte sostituire o anticipare questa necessità, accorciando le distanze tra l’azienda e il cliente e costruendo fiducia già nelle fasi iniziali della trattativa.
Dal punto di vista del posizionamento, condividere immagini dei processi interni aiuta a differenziarsi dai concorrenti. Poche aziende lo fanno in modo sistematico: chi adotta questa strategia si pone automaticamente come più trasparente e innovativo nella comunicazione. Ad esempio, se l’azienda pubblica regolarmente sui social foto e storie dal proprio stabilimento, verrà percepita come più aperta e orientata alla condivisione rispetto a un concorrente che mostra solo rendering o foto di repertorio. Questa apertura genera anche empatia: clienti e partner iniziano a vedere l’azienda non solo come un fornitore, ma come un team di persone competenti e appassionate, facilitando relazioni di business più solide e durature.
Uno shooting fotografico dietro le quinte ben pianificato consente di trasmettere numerosi valori aziendali in modo immediato. Ecco alcuni esempi di valori che l’azienda potrebbe veicolare attraverso immagini del lavoro quotidiano:
Precisione e competenza tecnica: foto di lavorazioni delicate (un tecnico che misura con calibro, un saldatore concentrato su un giunto, un ingegnere al CAD) comunicano attenzione al dettaglio e alta specializzazione. L’osservatore percepisce che l’azienda mette precisione in ogni fase, dalla progettazione all’assemblaggio.
Affidabilità e sicurezza: mostrando procedure di collaudo, test sui prodotti finiti, o personale che indossa DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) mentre opera in stabilimento, si veicola il messaggio di un’azienda affidabile che rispetta standard di sicurezza e qualità. Questo rassicura sia i clienti (sul fatto che i prodotti saranno sicuri e durevoli) sia eventuali partner (sulla serietà professionale dell’azienda).
Artigianalità e cura del lavoro: immagini che colgono gesti manuali – ad esempio un operaio mentre assembla a mano un particolare su misura, o rifinisce un dettaglio – esaltano l’aspetto artigianale anche in contesti industriali. Ciò comunica passione e cura quasi “sartoriale” nel realizzare soluzioni su commessa, un valore molto apprezzato specialmente in Italia dove la tradizione manifatturiera è sinonimo di eccellenza.
Attenzione al cliente e flessibilità: si possono includere foto di incontri di lavoro, briefing di squadra attorno a un progetto, o momenti di confronto tecnico sulle esigenze di un committente. Queste scene rappresentano visivamente l’orientamento al cliente, facendo capire che l’azienda lavora a stretto contatto col cliente, ascolta le richieste e personalizza il prodotto. Anche la collaborazione interna (colleghi che discutono progettando insieme) riflette un ambiente di lavoro coeso che mette il cliente al centro.
Innovazione e progresso tecnologico: fotografare macchinari avanzati (es. macchine CNC, robotica, software 3D), in azione consente di comunicare innovazione. Un’immagine di una macchina utensile a controllo numerico all’opera, illuminata e moderna, suggerisce che l’azienda investe in tecnologia per offrire soluzioni all’avanguardia.
Spirito di squadra e identità aziendale: foto di gruppo del team in officina, scatti che ritraggono volti sorridenti dei dipendenti fianco a fianco alle proprie creazioni, trasmettono l’idea di una “famiglia” aziendale unita e motivata. Questo può veicolare valori come unità, integrità e dedizione, elementi che spesso si riflettono nella qualità del servizio offerto al cliente.
NOTA: Rispetterò privacy e sicurezza delle informazioni. Mi assicurerò di non rivelare informazioni sensibili o segreti industriali. Concorderò con l’azienda cosa non va mostrato (es. dettagli di progetti riservati, pannelli con disegni tecnici troppo in vista, nomi di clienti sulle etichette). È possibile sfocare o evitare inquadrature di questi elementi. Inoltre, mi assicurerò di avere le liberatorie per l’uso dell’immagine delle persone ritratte, per i miei canali di comunicazione.
Gli scatti scelti e post-prodotti verranno caricati su una galleria protetta da password, dove sarà possibile scegliere le immagini. In questo modo il contenuto del servizio sarà completamente sotto il controllo del committente.
In sintesi, ogni foto dietro le quinte dovrebbe essere pensata quasi come un portavoce visivo di un valore aziendale. Quando un’immagine riesce a raccontare da sola “come lavora l’azienda e cosa è importante per lei”, allora diventa un prezioso asset di marketing che arricchisce la brand image in modo autentico.
Molte aziende, grandi e piccole, hanno già compreso il potenziale di aprire le porte dei loro impianti al pubblico attraverso fotografie e video. Ecco qualche esempio significativo:
General Electric (GE): già nel 2013 GE ha lanciato l’iniziativa #GEInstaWalk, invitando alcuni appassionati sui social a visitare i propri stabilimenti e fotografare liberamente ciò che vedevano. Le immagini dei giganteschi motori aeronautici in montaggio, degli ingegneri al lavoro nei laboratori e dei test nel vento hanno fatto il giro del mondo sui social, dando a GE un volto nuovo, più umano e innovativo. Questa campagna ha ottenuto enorme coinvolgimento online e viene spesso citata come esempio pionieristico di storytelling industriale di successo. GE ha continuato su questa strada, pubblicando regolarmente contenuti “dietro le quinte” che enfatizzano la dimensione tecnologica e la competenza del suo team, rafforzando così la fiducia degli stakeholder nel brand.
Brunello Cucinelli: nel settore moda di lusso, il brand italiano Brunello Cucinelli ha fatto dell’artigianalità il fulcro della sua comunicazione. Sul sito e sui canali social dell’azienda compaiono spesso fotografie dei laboratori a Solomeo, con sarte e artigiani intenti a cucire a mano, tagliare tessuti pregiati o rifinire dettagli. Queste immagini celebrano la maestria artigianale e la cura quasi religiosa per il prodotto, valori che il brand incarna. Il risultato è duplice: da un lato il cliente percepisce l’altissima qualità e il valore intrinseco di capi realizzati con tanta dedizione; dall’altro Cucinelli rafforza un posizionamento unico, legato alla tradizione e alla responsabilità sociale (mostrando anche il contesto del borgo-azienda di Solomeo). Questo storytelling per immagini contribuisce a giustificare il posizionamento di lusso del marchio e a creare un legame emotivo con il pubblico.
Brembo: un esempio in ambito metalmeccanico. Brembo, leader nei sistemi frenanti, ha condiviso in varie occasioni foto e video dalle linee produttive e dai laboratori di test. In questi contenuti si vedono, ad esempio, i dischi freno incandescenti durante le prove di resistenza, oppure tecnici che analizzano al microscopio le superfici dei componenti. Mostrando questi retroscena, Brembo comunica innovazione, rigore e affidabilità, coerenti con l’immagine di un brand i cui prodotti devono garantire sicurezza in ambito automotive sportivo e di lusso. Tale trasparenza rafforza la fiducia dei clienti (case automobilistiche e appassionati) perché rende tangibile l’impegno che c’è dietro ogni freno prodotto.
Piccole imprese manifatturiere: non solo i grandi marchi beneficiano di questa strategia. Ad esempio, un’azienda italiana di arredamenti su misura ha iniziato a postare su LinkedIn fotografie settimanali dal proprio laboratorio – falegnami che scelgono il legno, macchine a controllo numerico che scolpiscono i pannelli, montaggi finali – accompagnandole con brevi descrizioni del progetto in corso. Nel giro di pochi mesi ha riscontrato un aumento dell’interazione con i post e ha attirato nuovi follower interessati al making of dei prodotti. Ciò dimostra che anche realtà medio-piccole possono distinguersi e creare community mostrando il proprio lavoro quotidiano, trasformandolo in contenuto di valore. Spesso, tali iniziative portano anche a opportunità di PR locali (giornali o TV interessate a raccontare l’eccellenza artigianale del territorio) e consolidano la reputazione aziendale presso la comunità.
Ogni azienda avrà naturalmente il suo modo peculiare di raccontarsi, ma la lezione comune è che l’autenticità paga: far vedere chi sei e come lavori crea connessioni più forti con il tuo pubblico. Del resto, ricerche di settore confermano che l’autenticità è uno dei fattori più importanti affinché le persone si leghino a un brand. Le aziende che sfruttano la fotografia dietro le quinte si posizionano quindi un passo avanti nel guadagnare la fiducia e la simpatia dei clienti.
Per un’azienda che produce beni materiali su commessa, investire in fotografie dietro le quinte può rivelarsi una mossa strategica vincente. Questo approccio comunicativo rafforza l’immagine del brand mostrando la realtà e la solidità che ci sono dietro ogni progetto. I clienti potenziali, vedendo persone reali all’opera e processi curati, saranno più inclini a fidarsi e a percepire un alto livello di qualità ancor prima di aver provato il prodotto. I partner commerciali apprezzeranno la trasparenza e riconosceranno nell’azienda un’attitudine collaborativa e affidabile. In un mercato dove spesso le offerte si assomigliano, la differenza sta nel come si racconta la propria storia: le immagini autentiche del dietro le quinte rendono quella storia unica, memorabile e carica di significato.
In definitiva, spiegare a un’azienda i vantaggi di questo approccio significa farle capire che ogni officina, ogni team di lavoro, ogni processo produttivo nasconde un tesoro di contenuti preziosi. Un fotografo capace può trasformare questo patrimonio quotidiano in un vantaggio competitivo, creando un legame di fiducia tra l’azienda e il suo pubblico attraverso la semplice potenza della verità visiva. Come recita un vecchio adagio, “una foto vale più di mille parole”: nel caso del dietro le quinte aziendale, potremmo dire che una foto autentica vale più di mille slogan pubblicitari, perché parla direttamente al cuore e alla ragione di chi la osserva.
Fonti:
Jakob Nielsen, “Photos as Web Content”, Nielsen Norman Group – studio sull’attenzione degli utenti alle foto autentiche vs. immagini di stock.
Stackla, Consumer Content Report 2019 – sondaggio sull’importanza dell’autenticità nella percezione dei brand.
Esempi aziendali tratti da case study pubblici (GE InstaWalk; comunicazione corporate di Brunello Cucinelli e Brembo).